LE SEQUOIE GIGANTI E LE SEQUOIE SEMPREVERDI, GLI ALBERI PIÙ GRANDI DEL MONDO

22 Luglio 2019

Continuiamo, oggi, il viaggio cominciato qualche mese fa (qui potete trovare il primo post) alla scoperta del saggio e poderoso mondo delle sequoie.   La storia delle sequoie, con il nome che conosciamo, comincia nel Sud degli Stati Uniti.   Sequoyah nacque intorno al 1770 a Tuskegee (l’attuale Knoxville, Tennessee) e morì nel 1834 vicino a San Fernando de las Rosas nel Messico settentrionale. Conosciuto anche come George Gust – o Guess –, Sequoyah fu un nativo americano cherokee che, nel 1821, inventò il sillabario Cherokee. Cos’è il sillabario cherokee? È uno dei pochissimi casi dell’invenzione di un alfabeto efficace e originale da parte di un membro di una popolazione non alfabetizzata storicamente documentato. L’alfabeto di Sequoyah fu rapidamente adottato dal popolo cherokee, tanto che si arrivò alla situazione in cui il livello di alfabetizzazione del popolo nativo americano superò quello degli euro-americani delle zone circostanti. Per esempio, in lingua cherokee sequoyah significa “piede di porco”: questo perché Sequoyah aveva una malformazione al piede. Un successo, questo, che gli portò numerosi riconoscimenti: la contea di Sequoyah in Oklahoma, il monte Sequoyah tra Tennessee e Carolina del Nord, un francobollo americano. Non solo: nel 1847 lo studioso austriaco Stephen Endlich conferì in suo onore il nome Sequoia ai giganteschi alberi californiani.

Le radici del grande albero non potevano che affondare in una storia così romantica ed epica. Un’epicità che si è mantenuta inalterata nei secoli: oggi, infatti, esistono due generi di sequoie, entrambe portatrici di un primato.

  • Da un lato c’è la Sequoiadendron, la cui unica specie vivente è la Sequoiadendron giganteum, chiamata sequoia gigante o wellingtonia: il celebre Generale Sherman, l’albero più grande del mondo come volume, appartiene a questa specie.
  • Dall’altro c’è la Sequoia sempervirens, la sequoia della California, chiamata Coast Redwood in inglese, particolarmente diffusa dove vivevano i Red Wood Indians, cioè gli “Indiani della foresta di legno rosso”, detti anche “Indiani delle sequoie”. La Sequoia sempervirens è l’albero più alto del mondo, potendo raggiungere i 115 metri di altezza con l’esemplare noto come Hyperion.

LA SEQUOIA GIGANTE – SEQUOIADENDRON GIGANTEUM

Sequoie giganti

La sequoia gigante – chiamata anche, semplicemente, big tree, grande albero – è diffusa spontaneamente solo in aree ristrette della Sierra Nevada, in California, per un totale di 14.416 ettari. È l’albero più grande del mondo in termini di volume, più massiccio delle sequoie sempervirens ma meno alto. Tuttavia, solo 7 esemplari di sequoiadendron giganteum superano i 1200 metri cubi del Lost Monarch, un enorme esemplare di Sequoia sempervirens. In generale, la sequoia gigante può raggiungere i 95 m di altezza e avere un diametro basale di oltre 9 metri. Non si hanno informazioni certe sulla longevità di questi alberi, ma le analisi permettono di fissare per la massima età raggiunta un limite inferiore di circa 2200 anni. Il portamento è conico, i suoi rami scendono verso il basso. La corteccia è rosso scuro, le foglie aghiformi di colore verde scuro. Le piante giovani hanno chiome dal portamento piramidale con rami orizzontali leggermente penduli, mentre negli esemplari più vecchi i rami si trovano almeno a 50 metri dal suolo formando una chioma più espansa. Grazie allo spessore e alla fibrosità della corteccia questi alberi mastodontici resistono agli incendi e difficilmente muoiono per il fuoco. La sequoia ha una resistenza straordinaria: un tronco tagliato, anche dopo qualche anno è in grado di ripristinare la chioma piramidale.

LE SEQUOIE GIGANTI FAMOSE

Il Generale Sherman, la sequoia più voluminosa del mondo

Ci sono il Generale Sherman e il Generale Grant, la Capanna del pioniere, la President, la Lincoln, La Grizzly Giant e la Bull Buck: sono le sequoie giganti più grandi del mondo. Il Generale Sherman è considerato uno degli esseri viventi più voluminosi della terra, con 1487 metri cubi di volume e un peso stimato in circa 1910 tonnellate. L’albero si trova nella Foresta gigante nel Sequoia national park, in California, e si ritiene abbia tra 2 300 e 2 700 anni. Il naturalista James Wolverton nel 1879 la battezzò così in onore di William Tecumseh Sherman, un generale della Guerra di secessione americana. Anche l’Italia fa la sua parte: nel parco-arboreto del castello di Sammezzano, a Reggello, in Toscana, c’è una sequoia alta 46 metri, uno degli alberi più alti d’Italia. Nel parco “vivono” oltre 100 sequoie, di cui 57 superano i 35 metri d’altezza.

 LA SEQUOIA SEMPREVERDE – SEQUOIA SEMPERVIRENS

Sequoie sempreverdi

La sequoia sempreverde è originaria della parte occidentale del Nord America. Cresce spontaneamente lungo una ristretta fascia costiera tra Californi a Oregon. La maggior parte di questi giganteschi esemplari sorge nel Redwood National Park e in quello di Yosemite. È una delle piante più longeve: può vivere oltre 2 mila anni. Prima delle glaciazioni, esistevano sequoie – o alberi molto simili – anche in Europa. È stata reintrodotta nella prima metà del 1800 per scopi ornamentali: questo significa che le piante attualmente presenti nel nostro continente sono “giovani” – non hanno più di 100-150 anni di vita – e quindi di altezza ridotte: non vanno oltre i 40/50 metri. Il suo tronco è aromatico e profumato, la sua corteccia arancione rossiccia, fibrosa, che con l’età si screpola profondamente. Può superare i 100 metri d’altezza e raggiungere un diametro alla base del tronco di oltre 7 metri.

 LE SEQUOIE SEMPREVERDI FAMOSE

 

 

Si chiamano Hyperion e Lost Monarch e sono gli esemplari più alti di questa specie. Hyperion “vive” nel Parco nazionale di Redwood: con i suoi 115,55 metri è l’albero più alto del mondo: fu scoperta nel 2006 dai naturalisti Chris Atkins e Michael Taylor. Sono in pochi a sapere dove si trovi esattamente: la sua posizione precisa non è stata rivelata per evitare che un’eccessiva presenza di visitatori possa danneggiare l’ecosistema circostante. Il primato di sequoia sempreverde più grande del mondo spetta a Lost Monarch del Jedediah Smith Redwoods State Park: presenta un tronco del diametro di 7,9 metri, un’altezza di 97,8 metri e un volume stimato di 1.200 m³ di legno. Per lo stesso motivo, anche la posizione di Lost Monarch non è nota.

LA METASEQUOIA, UN FOSSILE VIVENTE

La metasequoia

Non solo sequoia: esiste anche la metasequoia, uno dei generi più antichi di sequoie che, in base alle analisi del DNA, è considerato molto affine alle sequoie americane. La metasequoia sembra essere stata la conifera più diffusa in America Settentrionale dalla fine dell’era Mesozoica (tra 250 e 66 milioni circa di anni fa) a gran parte dell’era Cenozoica (da 66 a 1,6 milioni di anni fa) e di cui sono noti resti fossili in Eurasia e in America Settentrionale. Era considerata una pianta estinta finché, con grande stupore, nel 1944 se ne trovò in Cina un esemplare vivente di dimensioni gigantesche sul quale la popolazione locale aveva costruito un tempio. Sempre in Cina, nei pressi del Fiume Azzurro, pochi anni dopo sono stati ritrovati altri esemplari di metasequoia, ciò che rimaneva di una foresta un tempo molto più estesa. È stato possibile così diffondere questi alberi nei giardini botanici e nei parchi di varie parti del mondo, fornendo l’opportunità di ammirare esemplari di questo fossile vivente. La sua chioma è piramidale e le sue foglie, verdi e appiattite, in autunno si colorano di rosso per poi cadere insieme ai rami più piccoli.

LA SEQUOIA, UN FENOMENO POP

La storia e le caratteristiche della sequoia, nella loro unicità, hanno ispirato gli ambienti più disparati. Sequoia, per esempio, è un film del 1934 diretto da Chester M. Franklin e Edwin L. Marin. Girato in esterni in California, a Camp Nelson, all’Iverson Ranch di Chatsworth, a Springville e nel Sequoia National Forest, il film racconta dell’amicizia tra un piccolo puma e un daino. Sequoia si chiama anche il film del 2014 di Andy Landan: è la storia di Reilly, donna molto vivace che, dopo aver appreso di avere un cancro e di essere in stadio terminale, fa visita al Sequoia national park con l’intenzione di porre fine alla sua vita in mezzo alla natura. I suoi piani sono però continuamente ostacolati: prima dalla sua famiglia, poi da un giovane uomo conosciuto nel parco che rimetterà in discussione la sua scelta. Non c’è solo il cinema sulla strada delle sequoie: 1103 Sequoia è un asteroide della fascia scoperto nel 1928. Il suo nome fa riferimento al Sequoia National Park, dove lo scopritore era solito trascorrere le vacanze. Si chiama IBM Sequoia anche uno dei supercomputer più veloci del mondo.

PALO ALTO, TUTTO COMINCIÒ CON UNA SEQUOIA

 

 

Palo Alto, cuore della Silicon Valley: il futuro si fa qui, nelle più grandi aziende high-tech del mondo che, sotto il sole della California, hanno visto nascere Facebook e LinkedIn. Palo Alto, corpo di silicio (silicon) ma anima di saggio legno. La città, infatti, prende il nome da un alto albero di sequoia, El Palo Alto, sulle rive del torrente San Francisquito Creek lungo il confine con la cittadina di Menlo Park. L’albero si trova ancora nell’El Palo Alto Park, accanto al ponte della ferrovia Caltrain e al ponte pedonale sulla Alma Street. La pianta, come documentano fotografie del 1875, aveva due tronchi, ma uno venne distrutto durante una tempesta verso la fine del XIX secolo. La sequoia è presente negli stemmi di Palo Alto e della Stanford University.