Buon compleanno al logo Renner Wood Coatings, nato in Brasile nell’estate 1958 e adottato nel 2004 anche da Renner Italia.
Il logo: identità e immagine delle aziende
Logo deriva dal greco λόγος. Alla lettera: parola. Il logo oggi è il marchio identificativo di un’azienda, di un prodotto o di un servizio. Molto più di un segno grafico, il logo porta con sé il peso dell’identità e dell’immagine. È concetto. È significato. È valore.
Fin dall’antichità gli uomini comunicano attraverso simboli perché i simboli aiutano a capire, a interpretare e a rendere memorabili i fatti. Attraverso lo stesso codice semantico i marchi aiutano le aziende a interagire con il mondo.
I 60 anni del cavallo bianco
Nel 2018 il marchio Renner Wood Coatings compie 60 anni. La realizzazione dell’impavido purosangue bianco si deve all’artista e pubblicitario Nelson Boeira Faedrich, nato a Porto Alegre nel 1912 e scomparso nel 1994.
A Faedrich, che nel 1930 aveva declinato l’invito personale di Walt Disney a lavorare negli ambitissimi Animation Studios, il gruppo Renner Herrmann affida la creazione di un nuovo marchio che racchiuda i tratti fondamentali dell’importante impresa di vernici.
Libertà, velocità e coraggio del purosangue
I valori della libertà, dell’efficienza e del coraggio, prima di tutto. La velocità, carattere accessorio ai valori Renner, del resto era già insita nella stessa ragione sociale. Renner in tedesco infatti significa “colui che corre“. Anche a livello fonetico il palindromo “Renner” funziona allo stesso modo. Ha un andamento accelerato ed evoca energia, circolarità, tecnologia.
Nasce da questi presupposti il cavallo dalla ribelle criniera al vento, capace di correre in direzione opposta al senso di lettura occidentale, proprio a scalciare l’ostinata personalità controcorrente.
Fino all’ultimo, il purosangue è in lizza con il levriero, altro simbolo di velocità e affidabilità. Ma il gruppo Renner Hermann predilige il cavallo per fissare inopinabilmente i concetti di libertà e forza.
Per completare l’opera, Nelson Boeira Faedrich traccia a mano anche il nome Renner, che fin dalla prima versione strizza l’occhio alla modernità. Si palesa già sans serif, in stampatello, bold diagonalizzato. Il destriero alla fine degli anni ’50 campeggia sfrontatamente muscoloso su una R nera (posta all’interno di uno scudetto rosso) che accenna timide grazie (serif).
Dal rosso all’azzurro di corsa in ogni continente
Dal felice concepimento del 1958 il logo Renner, come ogni marchio calato nell’attualità, è stato più volte oggetto di restyling.
Fino ad arrivare ai giorni nostri e precisamente al 2007, quando il settore vernici per legno del gruppo Renner Herrmann ha assunto definitivamente il prevalente colore azzurro (pantone cyan process) a rappresentare il comparto.
L’azzurro è universalmente utilizzato per significare lealtà, creatività e preziosità. Non a caso l’Oltremare, tinta azzurra ricavata dal lapislazzulo, è passata alla storia dell’arte per essere costosa e impiegata soltanto dai grandissimi artisti. Si pensi ai cieli di Giotto (Cappella degli Scrovegni a Padova) e di Michelangelo (Giudizio Universale in Vaticano).
Il cavallo Renner, che dopo 60 anni ha perduto gli accenti muscolari, ha comunque preservato il colore bianco per custodire il concetto di purezza.
Contestualmente al pantone cyan process, nel 2007 è comparso il payoff “wood coatings” (vernici per legno) in Myriad, sans serif di comprovata leggibilità. Il nome Renner, in una reinterpretazione moderna dell’originale spunto di Faedrich, ha accentuato il corpo bold, bastoni, piegato in assetto diagonale. Una scelta tipografica che omaggia la fortunata intuizione dell’artista brasiliano e che evoca ancora una volta dinamismo.
Un indomito galoppo con cui le vernici del purosangue Renner si sono ormai fatte apprezzare in tutto il pianeta.