1700 visitatori
528 opere arrivate
42 finalisti
25 manifesti affissi in Via dell’Indipendenza
6 giurati
4 giorni di mostra
3 ospiti d’eccezione
1 menzione speciale
1 vincitore
Questo, in cifre, il bilancio della seconda edizione del Premio Renner per il Contemporaneo, che ha chiamato a raccolta alcuni tra i migliori talenti under 40 dell’illustrazione, chiedendo di realizzare un’opera sul tema del rosso.
La mostra
Ad aggiudicarsi i 10.000 Euro in palio è stato Daniele Castellano, con il suo Prometeo disegnato a matita su foglio nero.
«Nel Prometeo di Castellano si apprezzano il tratto maturo, la sapiente padronanza del chiaroscuro e la reinterpretazione in chiave surrealisticamente attuale di un mito che da millenni tiene incollati gli artisti» — così ha decretato la giuria del concorso, presieduta dal fumettista Giuseppe Palumbo e composta dalla critica d’arte Ginevra Bria, dalla coordinatrice di Autori di Immagini Stella Di Meo, dal direttore del magazine di cultura visiva Frizzifrizzi Simone Sbarbati, dalla fondatrice di CHEAP Street Poster Art e direttrice artistica del Premio Renner Sara Manfredi e dall’amministratore delegato di Renner Italia Lindo Aldrovandi.
Esposta faccia a faccia con la sua ideale nemesi — una luminosa e ironica illustrazione di Davide Panizza, che ha ricevuto la Menzione Speciale della giuria — la tavola di Castellano è stata la protagonista del coinvolgente allestimento che ha portato negli spazi dell’AtelierSì, nella centrale via San Vitale, a Bologna, le 42 opere finaliste, messe in mostra dal 23 al 26 gennaio durante una settimana-chiave per l’arte contemporanea, quella di Art City.
Se incalcolabile è il numero di coloro che si sono fermati a guardare i 25 manifesti con le illustrazioni del Premio Renner affissi lungo Via dell’Indipendenza, i visitatori accorsi ad ammirare l’esposizione durante i 4 giorni di apertura sono stati ben 1700, oltre ogni aspettativa e in grande crescita rispetto all’edizione dello scorso anno.
Il merito va sicuramente all’altissima qualità dei lavori in mostra e alla serietà di un Premio che in appena due edizioni si è già ritagliato un ruolo di primo piano nel panorama dell’illustrazione italiana. Ma ad aver calamitato curiosi e appassionati sono anche stati gli ospiti speciali, al centro di due incontri organizzati da Renner Italia e da CHEAP Street Poster Art, che ha curato la direzione artistica del concorso e degli eventi ad esso legati.
Nomen Omen, un fumetto crossmediale
Il primo appuntamento, il 24 gennaio, ha visto sotto ai riflettori due straordinari talenti del fumetto italiano, Marco B Bucci e Jacopo Camagni, che con la loro serie crossmediale Nomen Omen sono stati acclamati dal pubblico e dalla critica fin oltreoceano.
Durante la presentazione i due autori — moderati da Stefania Simonini, responsabile editoriale di Panini, la casa editrice che pubblica Nomen Omen — hanno parlato della nascita del loro progetto, fin dall’idea di creare un profilo Instagram della protagonista, Becky, che abita a Manhattan ed è affetta da acromatopsia, cioè l’incapacità di percepire qualunque colore, ma che attraverso i sogni entra in contatto con realtà magiche caratterizzate da diversi colori e varie tecniche di disegno.
Abili storyteller, Bucci e Camagni sono riusciti a uscire dai confini delle tavole del fumetto, creando un vero e proprio micro-universo narrativo che hanno sviluppato sia su Instagram, come già accennato, sia in forma di romanzi capaci di espandere la storia. Un estratto da un romanzo ancora inedito, tra l’altro, è anche diventato lo scenario per una sessione di gioco di ruolo, organizzata a Modena durante Play Festival del gioco.
L’incontro è stato anche un’occasione per scoprire le differenze tra il mercato italiano — dove Nomen Omen è uscito in forma di graphic novel a volumi — e quello americano, per il quale invece l’opera è stata serializzata a fascicoli che solo alla fine saranno riuniti in un vero e proprio romanzo grafico.
Con Riccardo Falcinelli una lezione magistrale sul rosso
Dalla magia dei colori alla storia del colore, raccontata dal graphic designer e docente di psicologia della percezione Riccardo Falcinelli, che il 26 gennaio, ultimo giorno della mostra, ha tenuto una lezione interamente incentrata sul rosso.
Autore di un libro fondamentale come Cromorama, pubblicato nel 2017 da Einaudi Editore, Falcinelli è partito da Cappuccetto Rosso e dalla Ferrari per poi lanciarsi in un lungo e affascinante viaggio cromatico, dimostrando come la nostra percezione relativa ai colori si tratti in realtà della conseguenza di conquiste tecnologiche, processi industriali e scelte di marketing.
Portando a esempio un classico test nel quale ad alcune persone venivano somministrate bevande dall’identica composizione ma dal colore differente, Falcinelli ha spiegato come il colore possa influenzare anche gli altri sensi. La maggior parte delle “cavie” — ha chiosato il designer — si convinceva infatti che la bevanda di colore giallo-verde fosse aspra e quella rossa dolce.
In oltre un’ora di intervento, davanti a una sala gremita di spettatori, l’autore di Cromorama ha raccontato come i colori a disposizione degli artisti e degli artigiani del passato fossero molto meno rispetti a quelli di oggi, con una grandissima prevalenza delle tinte “calde”, e di quanto la tinta unita sia in realtà una “invenzione” recente, quasi impossibile da ottenere prima dell’avvento dell’industria chimica, quando si dipingeva e si tingevano i tessuti con colori ottenuti da pigmenti e coloranti naturali.
Con alle spalle le 42 opere in rosso dei finalisti del Premio Renner, Falcinelli ha anche parlato di un altro fenomeno moderno, quello del rosa e dell’azzurro come tinte caratterizzanti due generi ben precisi: femminile e maschile (la “colpa” pare sia da attribuire alla Barbie, che a sua volta si è ispirata a un abito indossato dalla First Lady Mamie Eisenhower).
Quale sarà il tema della prossima edizione del Premio Renner?
Con la chiusura della mostra e della seconda edizione, è stato infine annunciato che Renner Italia continuerà a promuovere questa iniziativa. C’è già il colore per la prossima edizione: giallo.