Dai baffi a spiovente di Hulk Hogan ai guantoni imbattuti di Rocky Marciano. Dalle inconfondibili scarpe gialle di Topolino alla maglia granata di Gigi Meroni. Le tavole traforate di Carlo Cazzaniga, in arte CUT, sono polaroid di pioppo. E nostalgia. Perché il ricordo, soprattutto quello pop, ti stringe sempre quell’inconfondibile melanconico nodo all’esofago.
Questione di sensi, dopotutto. Ad alcuni fanno effetto le canzoni. Altri ritornano a un passato ideale socchiudendo gli occhi e spalancando le narici per una fragranza riesumata. CUT funziona differentemente. Per lui la nostalgia è un affare di colore. Punto.
Ed eccoci qui a supportare l’originale produzione di questo straordinario artista del legno. Cazzaniga e Renner Italia si incrociano online. No, non sui social, ma su quel caleidoscopico magazine di cultura visiva che è Frizzifrizzi.it. «Pronto, ho letto il reportage “Dentro una latta di vernice” di Simone Sbarbati. Potremmo collaborare». Così CUT stila la sua palette e Renner miscela i pigmenti e recapita. Smalti all’acqua a basse emissioni perché anche e soprattutto l’arte deve essere sostenibile.
E adesso? «Con il passare degli anni sono diventato anche un buon artigiano del dubbio – dice Cazzaniga -. Ogni giorno ne fabbrico sempre di nuovi. Sembrano solidi, ben fatti e destinati a durare nel tempo». Una produzione fatta di dubbi che fuor di dubbio sta diventando sempre più importante. Le tavole di CUT sono già esposte nelle collezioni permanenti del Museo Yad Vashem di Gerusalemme, nel Museo della Memoria di Assisi , nel Museo dell’occhiale di Safilo, nel Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata. Le prime realizzate con le vernici Renner sbarcheranno presto a Lisbona al Museo Cosme Damiao per il Benfica. «Sono un artigiano – aggiunge CUT -. Divento artista quando la gente guarda quello che faccio».
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