Un albero monumentale, compatto ma intricato, con un labirinto di rami in cui si rischia di perdersi. È il ficus del giardino Garibaldi, situato in Piazza Marina, nel cuore di Palermo: con la sua altezza di 30 metri, una circonferenza alla base del tronco che misura più di 21 metri e la sua chioma di diametro di 50 metri, è il più grande albero esotico d’Europa.
Questo esemplare di ficus macrophylla ha quasi 160 anni ed è originario delle foreste pluviali, dove questa specie può raggiungere anche i 60 metri di altezza. È conosciuto anche come ficus magnolioide o con il più inquietante nome di “albero stritolatore”: una volta germogliato sui rami di un altro albero, ben presto lo avvolge in un groviglio di radici, che lentamente portano alla morte del malcapitato.
IL GIARDINO DI PIAZZA MARINA
Piazza Marina si trova nello storico quartiere della Kalsa a Palermo. La piazza, fino al Medioevo, era una palude collegata col porto cittadino della Cala: durante la dominazione angioina vennero fatti i lavori di bonifica e si venne a creare un terreno libero utilizzato dalla Santa inquisizione per l’esecuzione degli eretici.
Tra il 1861 e il 1864 l’architetto Filippo Basile progettò il giardino Garibaldi, dove vennero piantati due ficus. Le due piante crebbero con ritmi diversi e nel tempo una di esse diventò decisamente più imponente dell’altra, fino a raggiungere le dimensioni attuali. Il giardino offre un’elevata diversità e numerose piante esotiche: in tutto 58 specie, principalmente tropicali e subtropicali.
I FICUS DI PALERMO
Ma i ficus di piazza Marina non sono certo gli unici di Palermo: ve ne sono di giganteschi nell’Orto botanico, una coppia di gemelli sono cresciuti accanto a Villa Trabia, uno circolare sormonta la cima della montagnola del Giardino inglese e un altro si trova nel giardino della Palazzina cinese. Infine, va ricordato il ficus del giardino pensile di Palazzo dei Normanni, che ha cinto in un abbraccio “mortale” un grosso esemplare di pino domestico.
L’ALBERO CHE HA ASSISTITO A UN OMICIDIO
Il ficus di piazza Marina è però il più imponente di tutti. L’esemplare, oltre che per le sue dimensioni, viene ricordato per aver assistito a un evento tragico della storia di Palermo: proprio vicino alla chioma di questo maestoso albero, infatti, nel 1909 morì il famoso poliziotto italo-americano Joe Petrosino, pioniere nella lotta contro il crimine organizzato. Dopo aver combattuto la mafia a New York, Petrosino fu mandato in Italia a continuare il suo lavoro in incognito, ma ben presto fu riconosciuto e ucciso in un agguato proprio nel giardino Garibaldi.