Dalla Terra alla Luna e ritorno, l’incredibile storia dei moon trees
Portati sulla Luna e poi tornati sulla Terra, gli alberi della Luna sono stati piantati in diverse parti degli Stati Uniti. Da anni la NASA cerca di ritrovare questi straordinari esemplari sparsi in giro per il Paese.
Tutto ha inizio nel febbraio 1971, anno in cui l’ottava missione del Programma Apollo, l’Apollo 14, atterra sull’altopiano Fra Mauro sulla Luna.
Tra i membri dell’equipaggio c’è Stuart Roosa che decide di portare con sé centinaia di semi di piante diverse. Roosa era un ex smokejumper della Guardia Forestale, apparteneva cioè a un particolare corpo di Vigili del Fuoco che arriva sul luogo degli incendi per via aerea e si cala nella zona dell’emergenza con un paracadute. Non è quindi difficile comprendere l’amore di Roosa per la natura e in particolare per gli alberi, alberi che ha voluto portare con sé anche sulla Luna.
La scelta di Stuart Roosa
Ogni pilota della missione Apollo poteva portare con sé alcuni oggetti personali. Tra i PPK (Personal Preference Kit) degli astronauti non era insolito trovare fotografie, monete o portafortuna. Stuart Roosa volle invece portare con sé dei semi, centinaia di semi di piante diverse. Con questo gesto, l’astronauta voleva ringraziare a suo modo il Servizio Forestale.
La scelta di Roosa non era però dettata solo dal sentimentalismo. Portare con sé quei semi era un modo per tentare un esperimento scientifico. Cosa sarebbe successo ai demi portati nello spazio? Sarebbero germogliati? Avrebbero subito delle trasformazioni?
Alberi della Luna: la scelta dei semi e il lungo viaggio
Con i suoi interrogativi, Roosa riesce a destare anche la curiosità della NASA che gli accorda il permesso di portare con sé i semi. E così, con l’aiuto degli scienziati del Servizio Forestale, l’astronauta seleziona alcune specie da portare sulla Luna: sequoie, sicomori, abeti e pini.
Il 31 gennaio 1971, l’Apollo decolla. La missione è un successo, gli astronauti riescono a condurre diversi esperimenti scientifici, ma per Roosa quella è la missione degli alberi della Luna.
Una volta atterrati sul satellite, i semi sembravano in perfetto stato, ma durante la decontaminazione le scatolette in cui erano custoditi presero fuoco. I semi hanno però resistito anche alla fiamme e una volta riportati sulla Terra sono stati piantati e hanno iniziato a germogliare.
Gli alberi della Luna attecchiscono sulla Terra
Gli alberi della Luna cominciarono così a prosperare sotto lo sguardo attento degli scienziati. Qualche anno dopo, nel 1975, quando la storia dei semi venne alla luce, furono in molti a chiedere un albero della Luna.
Tra il 1975 e il 1976 le piante vennero quindi spedite in ogni parte del mondo. Gli alberi della Luna crescono nel giardino della Casa Bianca, nell’Independence Square di Philadelphia e addirittura nel palazzo dell’Imperatore del Giappone. Senatori, stelle del cinema e ricchi uomini d’affari vogliono gli alberi della Luna. Nessuno pensa però a redigere una lista sistematica dei luoghi in cui vengono piantati gli alberi. Molti di questi alberi sono stati identificati, ma molti altri sono dispersi in Europa e in altre parti dell’America.
La NASA è quindi alla ricerca degli alberi della Luna non ancora classificati, testimonianza vivente delle imprese dell’uomo nello spazio. Quando gli scienziati riusciranno a rintracciarli tutti, probabilmente avremo già iniziato a piantare gli alberi di Marte.