C’è anche Renner Italia tra le aziende che presidiano la nuova frontiera della contrattazione di secondo livello. Lo scrive il Corriere della Sera oggi nell’inserto Corriere Imprese Emilia Romagna nel servizio, a firma di Andrea Rinaldi, dal titolo “L’asilo entra in busta paga“. «C’era una volta l’aumento di stipendio – scrivere Rinaldi -. Una bella fiaba che ora, dopo sette anni di recessione, possiamo solo raccontarci. Con le buste paga che, se non sono sparite definitivamente sotto il peso di fallimenti e chiusure, sono state decurtate a favore di ammortizzatori sociali o in parte sostituite, negli accordi di secondo livello con i sindacati, da benefit sanitari, di sostegno alla famiglia o di miglioramento del tempo libero […]».
Rinaldi, per ragioni editoriali, nel suo articolo si concentra soltanto sulla parte welfare dell’ultimo accordo integrativo tra Renner Italia e parti sindacali. In realtà, il contratto è più complesso e, in particolare, comporta anche una parte di distribuzione degli utili derivanti dalle vendite delle nostre vernici per legno.
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