Un’esorbitante Tari di 1.158.812 euro per un servizio che non contempla nemmeno i cassonetti della spazzatura. È quanto l’Unione dei Comuni – Terre di Pianura, avvalendosi della onlus bresciana Fraternità Sistemi IS SCS, richiede a Renner Italia, azienda che produce vernici a Minerbio (Bologna).
I fatti. Nel 2013 il Comune di Minerbio procede all’accertamento delle superfici tassabili ai fini Tari e definisce un importo tra i 15 e i 18.000 euro annui. Com’è ovvio, Renner Italia riceve bollettini dall’Ente e li onora con puntualità.
Tutto bene fino alla primavera del 2018, quando ai cancelli dell’azienda si presentano gli incaricati di Fraternità Sistemi IS SCS, onlus a cui l’ufficio tributi Terre di Pianura affida la verifica delle superfici tassabili ai fini Tari.
Domanda: tale servizio è stato affidato a Fraternità Sistemi con regolare bando di gara?
Al termine dell’accertamento documentale, Renner Italia riceve un avviso per un importo pari a 1.158.812 euro!
L’ammontare in questione contempla una sanzione di 570.016 euro.
Una pretesa palesemente illegittima dal momento che l’azienda ha sistematicamente corrisposto
quanto definito e richiesto dal Comune.
Gli altri 588.796 euro sono calcolati in palese spregio del regolamento comunale per la determinazione della Tari. Tanto più che Renner Italia provvede a smaltire tutti i rifiuti in proprio, affidandosi da sempre a società specializzate. Cioè, senza gravare sul servizio pubblico.
Ci chiediamo a quale interesse corrisponda questo atteggiamento dell’Unione dei Comuni – Terre di Pianura e in particolare del Comune di Minerbio.
Vorremmo sapere qual è il compenso, in termini percentuali, di Fraternità Sistemi IS SCS.
E inoltre: come fanno a difendersi da questi comportamenti aziende meno strutturate della nostra?
Siamo certi che il sindaco di Minerbio, Lorenzo Minganti, saprà spiegare ai cittadini perché un’azienda che dà lavoro a 318 persone viene trattata in questa maniera.