Un sistema di classificazione utilizzato ancora oggi, che attraverso la posizione nelle caselle evidenzia le caratteristiche chimiche degli elementi. Stiamo parlando della tavola periodica, che quest’anno compie 150 anni e che ha portato una vera rivoluzione nel settore della chimica a livello mondiale. Chi fu l’inventore? Uno scienziato russo dell’Ottocento, Dmitrij Ivanovič Mendeleev, che scoprì che, se gli elementi chimici vengono ordinati in base alle loro masse atomiche crescenti, le loro proprietà sono periodiche, ossia si ripetono con regolarità. Sulla stessa colonna della tavola, quindi, ci sono elementi con le stesse proprietà chimiche. La sua intuizione fu resa pubblica per la prima volta nel 1869, esattamente 150 anni fa.
UNA SCOPERTA RIVOLUZIONARIA
Nel corso dell’Ottocento, secolo della “corsa” alla scoperta di nuovi elementi chimici, alcuni scienziati avvertirono la necessità di dare ordine alle sostanze presenti in natura. Tra questi, vi era anche Mendeleev, all’epoca professore di chimica presso l’Università di San Pietroburgo, che sacrificò il sonno pur di riuscire nell’intento: curiosamente, però, lo stesso scienziato rivelò che l’intuizione decisiva arrivò durante un sogno. Mendeleev si accorse che, disponendo in ordine crescente i 63 elementi fino ad allora conosciuti in base al peso atomico, le loro proprietà chimiche si ripetevano periodicamente: egli traspose graficamente su una tabella – poi nota come tavola periodica – i risultati teorici ottenuti.
Sebbene Mendeleev ne fosse all’oscuro, i colleghi Lothar Meyer e John Newlands avevano già provato a raggiungere una simile sistematizzazione, rispettivamente nel 1864 e nel 1865. Tuttavia, a differenza di quella dello scienziato russo, le loro tavole non erano in grado di prevedere le caratteristiche di elementi non ancora rinvenuti. La grandezza del lavoro di Mendeleev, inizialmente criticato per avere lasciato libere alcune caselle della sua tabella, fu compresa nel 1879, quando tre di queste furono riempite dagli appena scoperti scandio, gallio e germanio, rispecchiando perfettamente le intuizioni di Mendeleev.
MENDELEEV, NON SOLO UN CHIMICO
Mendeleev – nato nel 1834 a Tobol’sk, storica capitale della Siberia occidentale – ebbe una vita molto vivace. Ad esempio, sebbene riconosciuto come uno degli scienziati più importanti del panorama europeo, non divenne mai membro dell’Accademia russa delle scienze poiché risposatosi subito dopo il divorzio, nonostante la legge imponesse sette anni di attesa. Nel 1890, dopo 17 anni di servizio, rassegnò le dimissioni da professore dell’università di San Pietroburgo, poiché il governo russo aveva deciso di rigettare un progetto di riforma degli studi elaborato da alcuni suoi studenti. Questa diatriba e le sue posizioni apertamente liberali, contrastanti con quelle assolutiste e conservatrici della corona zarista, non gli impedirono di essere nominato direttore dell’Ufficio pesi e misure – oggi chiamato Ufficio centrale metrico – tre anni più tardi. Leggenda narra che sia stato proprio Mendeleev, nel 1894, a stabilire la gradazione a 40° della vodka, quella tutt’ora vigente prevista dalle norme tecniche di produzione della bevanda in tutte le ex repubbliche sovietiche (in realtà, la gradazione fu stabilita nel 1843, quando Mendeleev aveva appena 9 anni). In ogni caso, in questo ruolo favorì l’adozione del sistema metrico decimale in Russia nonché la costruzione della prima raffineria dello stato.