«Rame, il nostro progetto giù in Calabria, si fonda sulla residenzialità». Così Marzia D’Angeli racconta cosa farà Teatro con i 15.000 euro donati da Renner Italia attraverso La Buona Vernice 2017. «Noi per una settimana abitiamo Melissa (Crotone) e mettiamo in contatto 20 partecipanti che provengono da tutta Europa e gli abitanti del borgo di Melissa – aggiunge D’Angeli -. L’obiettivo è scambiarsi le competenze e conoscere le proprie tradizioni. Noi siamo una compagnia di teatro e con questo materiale, successivamente, creiamo uno spettacolo. Quello che rimane al partecipanti è la conoscenza che specialmente i contadini tramandano con i loro racconti. E quello che rimane agli abitanti del luogo è che per una settimana queste persone portano il loro estro artistico in un paese che, come tanti borghi italiani, si sta spopolando nonostante abbia tante cose da raccontare». Nella video intervista, Martina Giampietri e Simone Bevilacqua raccontano anche come hanno fatto a raccogliere i 7.157 voti che sono valsi a Teatro Ebasko il primo piazzamento.
Ai nostri microfoni si racconta anche Ilaria Avoni dell’associazione Amici di Piazza Grande di Bologna, approdata al secondo posto. «L’associazione Amici di Piazza Grande dal 1993 si occupa di persone senza dimora. L’approccio è quello di ridare autonomia a persone che in un determinato momento della loro vita si sono ritrovate in circostanze molto difficili».
«Il progetto – sintetizza Avoni, parlando della donazione da 5.000 euro di cui beneficerà l’organizzazione no-profit – vuole rivitalizzare il giornale. Consiste nel riprendere e dare una dignità professionale sia alla distribuzione che alla produzione del giornale stesso».
Finale tutto per Xplora oltre i confini, associazione di Desenzano del Garda (Brescia), che si occupa di far scoprire l’Italia sotterranea. Per Xplora terzo posto e 5.000 euro. «La donazione di Renner Italia – racconta Armando Matarazzo Bellelli – ci permetterà di rendere accessibile a tutti una vasta rete di sotterranei che si trova nel Comune di Cavriana, nel Basso Garda – Alto Mantovano. Una serie di bunker costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale e una cisterna medievale che normalmente non sarebbero fruibili dalla popolazione».