Non lasciatevi ingannare, a scoprire la nitroglicerina non fu Alfred Nobel, ma l’italiano Ascanio Sobrero
Sono in pochi a conoscere il nome di Ascanio Sobrero, padre della nitroglicerina che è sì uno degli esplosivi più potenti, ma anche un miracoloso salvavita.
Ascanio Sobrero nacque nel 1812 a Casale Monferrato. Si laureò in medicina nel 1832, ma ben presto accantonò questa disciplina per dedicarsi completamente alla chimica. A 28 anni andò a Parigi presso il laboratorio di Théophile Pelouze e poi ancora a Giessen, in Germania, per lavorare con Justus von Liebig, inventore del dado da brodo.
Fu durante la sua permanenza parigina che Sobrero indirizzò i suoi studi sull’acido nitrico e su i suoi effetti sui diversi corpi organici. Ritornato in patria , lo scienziato frequentò il laboratorio dello zio Carlo Raffaello e assunse l’incarico di assistente alla cattedra di Chimica generale e di docente di Chimica presso la Scuola di Meccanica e Chimica applicata alle Arti.
Le scoperte scientifiche di Ascanio Sobrero
Gli anni trascorsi in Italia furono molto proficui. Nel 1846, Sobrero scoprì la nitromannite, un nuovo esplosivo molto meno pericoloso da fabbricare, conservare e manipolare rispetto al fulminato di mercurio allora in uso. Nello stesso anno scoprì analoghe proprietà nello zucchero di canna nitrico, anche chiamato saccarosio fulminante, cui Nobel, nel 1874, diede il nome di Vixorite.
Fu nel 1847 che Ascanio Sobrero sintetizzò la piroglicerina, che in seguito chiamò nitroglicerina. Nel mese di febbraio, lo scienziato presentò all’Accademia delle Scienze di Torino un campione di 300 grammi. Il chimico versò alcune gocce di nitroglicerina su un’incudine e le battè con un martello.
Da un gran botto, e dal ferimento di due astanti, nacque l’industria degli esplosivi.
La nitroglicerina non fu sintetizzata per scopi bellici
Ascanio Sobrero condusse le sue ricerche pensando che potessero essere utili all’industria, non per scopi militari.
Da medico, lo scienziato intuì inoltre che, grazie alle sue spiccate proprietà vasodilatatorie, la nitroglicerina avrebbe potuto trovare applicazione anche in campo medico. Ancora oggi, infatti, il composto è utilizzato per trattare l’angina pectoris. Restando in campo medico, nel 1851 lo scienziato creò l’idrato di pirrolo, cui in seguito fu dato il nome di Sobrerolo, usato come stimolante respiratorio.
Dopo la scoperta della nitroglicerina Ascanio Sobrero non si interessò mai alla stabilizzazione del composto. Si dedicò invece allo studio delle acque minerali e alla produzione di ghiaccio.
Ci fu però qualcun altro interessato a commercializzare la nitroglicerina.
Alfred Nobel e la nascita della dinamite
Fu Alfred Nobel a continuare gli studi sulla nitroglicerina iniziati da Ascanio Sobrero. Nobel sapeva che, perché l’esplosivo fosse commercializzabile, doveva essere stabilizzato così da essere poi stoccato e trasportato in tutta sicurezza.
Nel corso dei suoi studi furono diversi gli incendi che costarono la vita al fratello di Alfred Nobel, Emil, e a molte altre persone. Fu solo nel 1867 che Nobel comprese come stabilizzare il composto: con una semplice aggiunta di farina fossile che trasformava la sostanza in un pratico pastone che poteva essere modellato in cilindri e ricoperto con carta oleata per la conservazione.
Nobel ottenne così il brevetto per quel prodotto che oggi è noto con il nome di dinamite.
Il brevetto permise a Nobel di arricchirsi, ma lo scienziato rimase riconoscente nei confronti di Ascanio Sobrero, tanto da versargli una pensione vitalizia come ringraziamento. Alfred Nobel morì nel 1896 nella sua villa di Sanremo. Qui conservava l’ampolla con il campione della scoperta di Sobrero e un busto del chimico piemontese.