Pantone ha annunciato Cloud Dancer come Color of the Year 2026. È il PANTONE 11-4201, un bianco morbido, arioso e bilanciato, scelto per raccontare il bisogno contemporaneo di calma, essenzialità e nuovi inizi.
Se Mocha Mousse nel 2025 parlava di calore e radicamento, Cloud Dancer propone una pausa di leggerezza: non un bianco “sterile”, ma una presenza luminosa e gentile, capace di dare respiro a spazi e oggetti.
È la prima volta che Pantone elegge un bianco come colore dell’anno: una decisione che ha il sapore di una dichiarazione culturale.
Secondo il Pantone Color Institute, Cloud Dancer è un neutro alto e impalpabile che invita a rallentare, mettere a fuoco, ripartire. In un tempo saturato di stimoli, il bianco diventa una pagina nuova: non assenza, ma spazio per il progetto.
Questa tonalità lavora in equilibrio tra caldo e freddo, risultando più umano dei bianchi ottici classici: è vicino alla luce naturale filtrata dalle nuvole, con una punta di cremosità che lo rende abitabile e contemporaneo.
Il dell’anno è un bianco, e proprio per questo sarà più semplice ritrovarlo nel mondo dell’arredo e delle superfici.
Il bianco è già un grande protagonista delle case: Pantone lo rilegge in chiave 2026 come neutro emotivo, capace di accogliere materiali, texture e colori più decisi senza mai perdere equilibrio.
In interior, Cloud Dancer funziona come:
Su supporti lignei Cloud Dancer apre un campo interessantissimo, perché illumina la materia.
È un bianco che permette di lavorare su:
Pensiamolo su boiserie, arredi su misura, profili, oggettistica: rende i volumi più leggeri e contemporanei, e dialoga benissimo con i trend di sostenibilità e pulizia formale che da anni stanno entrando nel progetto.
Pantone descrive Cloud Dancer come colore “scaffold”, una struttura su cui costruire mood diversi. In pratica: non detta una sola estetica, ma le rende possibili.
Pantone, come ogni anno, non racconta il Color of the Year come una tinta a sé stante, ma lo inserisce in sette palette “orizzonte” che ne esplorano personalità e potenzialità applicative in modo già pronto per progetto, moda, grafica e interior. Nel 2026 Cloud Dancer viene quindi messo in dialogo con la leggerezza diffusa dei Powdered Pastels, con le sfumature sospese e atmosferiche di Atmospheric, con i toni raccolti e rassicuranti di Comfort Zone, con l’energia cromatica più solare e giocosa di Tropic Tonalities, con la sensualità “gourmand” e avvolgente di Take a Break, con i chiaroscuri controllati e profondi di Light & Shadow, fino agli accenti più eleganti e luminosi di Glamour & Gleam: sette modi diversi – ma coerenti – di far vivere un bianco contemporaneo come base emozionale e progettuale, capace di amplificare o equilibrare ogni linguaggio estetico.