UNA
NUOVA
ALBA

Il murale monumentale di Laika
per il progetto di welfare abitativo
Renner Italia

Una
nuova
alba

È il titolo della nuova opera di Laika, un murale monumentale di circa 150 metri quadrati realizzato sulle pareti di Renner Italia

L’opera raffigura un uomo e una donna in mare aperto, con i giubbotti di salvataggio, mentre alle loro spalle sorge il sole, simbolo di un’alba di speranza

Sul wall campeggiano i versi del poeta marocchino Tahar Ben Jelloun tratti dalla poesia “All’alba il dolore è stanco”

All’alba il dolore è stanco
il corpo si abbandona sulla terra umida.
Lento dalla ferita sorge il sole
mentre la notte ha già preso il largo su una scialuppa di fortuna…

MIGRANTI E MEDITERRANEO 2024

Una situazione drammatica secondo Fondazione Migrantes e Caritas Diocesana.

migranti morti o dispersi nel Mediterraneo
0
i cittadini stranieri residenti oggi in Italia
0 milioni
della popolazione
0 %

Gli scatti di Erik Messori: una finestra su quello che da anni avviene sulle coste Italiane. Migliaia di migranti in cerca di un’alba migliore.

Maschera bianca, parrucca rossa e nessuno che l'abbia mai vista in faccia.

Attiva dal 2019, Laika è una delle più misteriose firme della street-art, con poster, murales, adesivi e graffiti a stencil

L’industria italiana non trova operai

Dopo la pandemia covid-19, Renner Italia ha registrato crescenti difficoltà nell’assunzione di figure all’interno dei reparti produttivi.

Il problema è generalizzato
Confindustria ad agosto 2024 ha analizzato che il 58,9% delle imprese italiane ha difficoltà ad assumere per lo svolgimento di mansioni manuali.

Lavorare in

Renner

Da sempre in Renner Italia sono istituite 14 mensilità al cospetto di un contratto nazionale che ne contempla 13.

Ogni anno tutti i dipendenti ricevono un premio di circa 1700 euro e 700 euro di welfare.

Cogliendo la difficoltà derivante dall’inflazione, la società ha deliberato maggiorazioni di 200 euro per chi va a lavorare volontariamente di sabato.

Inoltre, Renner è stata tra la prime realtà in Italia a varare la settimana corta, ovviamente a parità di stipendio e monte ferie.

Eppure, l’azienda ha difficoltà ad assicurarsi operatori.

Cos’è
nuovo
welfare
abitativo
Renner

Per assicurare continuità alla produzione aziendale con lavoratori motivati e affidabili, Renner Italia ha varato un innovativo progetto di welfare abitativo.

Quattro i punti chiave del progetto rivolto specialmente a giovani rifugiati:

1. Processo di selezione
2. Percorso formativo
3. Contratto a tempo indeterminato
4. Alloggi per i giovani rifugiati

Il progetto è in sinergia con
l’Opera Salesiana di Castel De Britti.

Obiettivi
del nuovo
welfare
abitativo
Renner

Il focus del progetto è il realismo di due esigenze che si incontrano.
Domanda e offerta di lavoro.

Da una parte, i migranti in cerca di una vita migliore fondata sul lavoro.
Dall’altra, la manifattura che negli ultimi anni sta riscontrando sempre più difficoltà nell’assicurarsi manodopera

Processo di selezione

La selezione dei partecipanti è affidata all’Opera Salesiana e diventerà metodo di recruitment strutturale di Renner Italia.

La selezione è uno dei temi principali su cui investiremo tempo e risorse.

Il target di riferimento avrà un’età preferibilmente compresa tra i 18 e i 28 anni.

Percorso formativo

Al termine della selezione, prevediamo una durata formativa che miri allo sviluppo di queste competenze:
  • Sicurezza sul posto di lavoro
  • Competenze tecniche di gestione e utilizzo delle strumentazioni Renner Italia
  • Nozioni di base di chimica delle vernici
  • Competenze digitali
  • Competenze trasversali

Durante il percorso, i partecipanti non solo apprenderanno le competenze tecniche richieste, ma si immergeranno nella realtà aziendale di Renner Italia.

Il contratto

Alla fine del percorso formativo, ai candidati ritenuti idonei verrà offerto un contratto di tirocinio finalizzato a un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Durata del tirocinio: 8 settimane con la supervisione di tutor aziendali.

Il problema casa a Bologna

Il mercato delle locazioni a Bologna vive una stagione senza precedenti.

Bologna svetta in cima alla classifica delle città europee con il maggior incremento dei canoni in un solo anno: +20,2% rispetto al 2023 per l’affitto di una stanza.

Un peso economico impossibile da sostenere per i nuovi assunti, specie se migranti.

Il patto abitativo

I giovani ospiti sottoscriveranno un Patto abitativo di transizione verso l’autonomia.

  • Il canone è sostenibile e in crescendo (170 euro il primo anno, 200 il secondo, 230 il terzo).
  • I proventi del canone non andranno a Renner, ma all’Opera Salesiana di Castel de Britti che li impiegherà per sostenere l’azione formativa
  • Il patto ha una durata di 3 anni
  • Al termine dei 3 anni, Renner Italia si riserva la possibilità di concedere una proroga per un massimo di ulteriori 6 mesi e non oltre, in accordo con il beneficiario

L’alloggio per i giovani rifugiati

Per rendere possibile l’inserimento delle nuove leve in azienda, sono stati creati 9 posti letto presso un immobile di proprietà Renner Italia.

L’obiettivo è quello di sostenere e rendere autonomi questi lavoratori e di concedere la stessa possibilità a numerosi altri migranti.

Gli alloggi realizzati da Renner Italia per il progetto di welfare abitativo negli scatti di Sara Bortoluzzi. Sono otto i posti letti predisposti dall’impresa.

Un modello di integrazione in cui vincono tutti

Il progetto di welfare abitativo di Renner Italia consolida la RSI aziendale con idee innovative e ambiziose nell’ambito dell’integrazione.

Un modello in cui vincono tutti.

  • L’impresa che si assicura continuità attraverso la forza lavoro
  • I giovani immigrati che possono inserirsi nel tessuto comunitario e nella popolazione attiva
  • La comunità che non è costretta a sobbarcarsi dei costi sociali

«Lascio il mio segno in questo luogo, con la speranza che sempre più aziende seguano questo modello di integrazione. Perché ognuno merita di vivere la propria “nuova alba”».

Grazie per essere intervenuti in questa fredda mattinata di dicembre.

A scaldarci un po’ ci pensa il sole che Laika fa sorgere su questa parete con la sua arte, il suo impegno e la sua sensibilità.

Laika, che ringrazio e che non ha bisogno di presentazioni, ha deciso di lasciare il segno qui, con la speranza che sempre più aziende seguano il modello di integrazione del nostro nuovo welfare abitativo.

Come saprete, abbiamo deciso di garantire un alloggio sostenibile ai giovani rifugiati che entreranno a far parte del team Renner Italia attraverso un innovativo progetto di formazione e sicurezza stilato insieme ai salesiani. Un progetto reso possibile proprio grazie all’indispensabile supporto dell’Opera Salesiana di Castel De Britti e del suo direttore, Carlo Caleffi, che voglio ringraziare pubblicamente.

Lo abbiamo fatto, badate bene, non per impostazione ideologica.
Lo abbiamo fatto per puro realismo.

Renner, come il 60% delle imprese di questo Paese, da mesi fatica ad assumere operai, nonostante da noi le condizioni siano più vantaggiose di quelle previste dal contratto nazionale della chimica.

A questo scenario fanno da controcampo le persone che fuggono da guerre e povertà. È gente che chiede la possibilità di lavorare.

È oltretutto evidente che l’emergenza abitativa nella provincia di Bologna abbia raggiunto livelli insostenibili.
Bologna svetta in cima alla classifica delle città europee con il maggior incremento dei canoni in un solo anno: +20,2% rispetto al 2023 per l’affitto di una stanza. Sono dati Nomisma.
Non è soltanto un problema economico. Gli alloggi in affitto sono pressoché irreperibili in tutta la provincia. Lo abbiamo testato direttamente.

E allora, se questo è il dato di fatto, occorre rimboccarsi le maniche e dare risposte.
Questa è la nostra.

Ora, Laika, come dicevo prima, tu hai espresso la speranza che sempre più aziende seguano questo modello. E che magari, perché no?, lo migliorino.
Io sono convinto che non ci siano alternative. Saranno gli eventi a persuadere le imprese ad andare in questa direzione.
L’Italia che lavora sa già che occorre smettere di pensare all’immigrazione come emergenza. Perché è un’opportunità.

Permettetemi infine di ringraziare tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori di Renner Italia. È grazie a loro se progetti come questo possono vedere una nuova alba.
Un ultimo ringraziamento speciale va a uno di essi: Sergiu Cristea che per 9 giorni e 9 notti ha affiancato il team Laika, al freddo e sotto la pioggia, affinché oggi fosse pronta quest’opera.

Lindo Aldrovandi,
amministratore delegato
Renner Italia